Un Oscar va anche all'Italia. Mauro Fiore ha ottenuto il premio per la miglior fotografia in Avatar. E' delusione invece per il mancato riconoscimento per il miglior trucco. Aldo Signoretti e Vittorio Sodano che in Il divo avevano trasformato Tony Servillo in Giulio Andreotti venivano da più parti indicati come favoriti. Sono stati superati da Barney Burman, Mindy Hall, Joel Harlow con l'ennesimo capitolo della saga di Star Trek. Più che annunciato invece l'Oscar come miglior attrice non protagonista alla travolgente Mo'nique, attrice, comica e conduttrice televisiva, la Mary di Precious. Per la sua interpretazione in Bastardi senza GloriaChristoph Waltz si è aggiudicato la prima statuetta della serata. Sconosciuto fino a pochi mesi fa, l'attore austriaco ha raggiunto il successo mondiale grazie alla sua interpretazione del colonnello delle SS Hans Landa. L'Oscar come milgior attore non protagonista fa seguito ai tanti riconoscimenti precedenti tra cui la Palma d'Oro al Festival di Cannes, un Bafta e un Golden Globe. Il primo premio della serata, consegnato da una raggiante Penelope Cruz, ha così mantenuto i pronostici della vigilia di esperti e bookmaker. Come da previsioni ad Up della Pixar è andata la statuetta per il miglior film d'animazione. L'altro film d'animazione che aveva due nomination per la miglior canzone, La Principessa e il ranocchio, è stato battuto da The weary kind del film Crazy Heart. Il primo Oscar di peso, per la miglior sceneggiatura se lo è aggiudicato Mark Boal. Si tratta anche del primo riconoscimento della serata per The Hurt Locker. Con la guerra in Iraq Boal si era già misurato scrivendo, nel 2004, il reportage apparso su Playboy dal quale era stato tratto lo splendido e cupo Nella Valle di Elah di Paul Haggis interpretato da Tommy Lee Joanes. E proprio ai soldati americani in Afghanistan e naturalmente in Iraq, Boal ha dedicato la statuetta che gli è stata consegnata da Robert Downey Jr.
Quanto alla kermesse è stata segnata dalle continue risate e inquadrature di Meryl Streep. Per lei anche una una delle più belle battute. «C'è Meryl Streep con 16 nomination vinte ... che per me è quella che ha perso di più» ha detto Alec Baldwin che con Steve Martin conduce la serata per l'assegnazione degli Oscar. L'apertura della festa con un balletto in perfetto stile Hollywood anni 40, ha lasciato poi grande spazio alle continue trovate dei due attori per la presentazione degli ospiti in sala. La più azzeccata fin qui è stata la presentazione di James Cameron: Baldwin e Martin lo hanno indicato e messo a fuoco indossando gli ormai mitici occhialini 3d di Avatar.
Red carpet
«Tornate a casa sani salvi». E' il saluto scelto da Kathryn Bigelow a conclusione della sua passerella sul red carpet. La applauditissima regista, favorita dai bookmakers per il premio alla regia, ha risposto così ai suoi fan in attesa. Il pubblico e i commentatori televisivi non sembrano avere dubbi fin qui: il suo The Hurt Locker a loro dire sarà il "miglior film". Ingresso politico impegnato anche per l'ex-marito James Cameron che ha risposto alle accuse di chi considera il suo film antimaericano dicendo di "aver fatto un film che mira a creare una reazione emotiva e se ai conservatori non piace debbo dire che sono loro a dover mettere in dubbio se stessi per quel che stanno facendo al mondo».
Per tornare alla cronaca degli arrivi tra gli altri oltre a George Clooney accompagnato da Elisabetta Canalis una delle star più applaudite è stata Zoe Saldana, che ha mostrato tutte le sue grazie in una splendente versione non avatarizzata. Accolte calorosamente anche le due attrici di Precious, con l'ironica Gabourey Sidibe che si è auotodefinita "supersexy" e l'eccentrica Mo'Nique in un blue elettrico.
In attesa della premiazione ufficiale di questa notte, in tutto il mondo impazzano le indiscrezioni su chi porterà a casa le ambite statuette degli Oscar.
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